La terapia dei DTM (disordini temporo-mandibolari) è complessa, si può avvalere della collaborazione tra vari specialisti tra cui il fisiatra, l'otorino e il neurologo.
Se necessario si confeziona un
bite
al paziente, ovvero una sorta di apparecchio mobile, semplice e poco invasivo da portare la notte per rilassare la muscolatura, far riposare l'articolazione e i muscoli e consentire alla mandibola di posizionarsi "dove sta meglio".
La genesi dei DTM è complessa e multifattoriale. Si prendono in considerazione fattori occlusali, scheletrici, posturali, traumatici, psico-sociali e sistemici-ormonali.
La terapia mira a gestire la patologia che ha un carattere cronico con fasi di quiescenza e fasi di esacerbazione, rispecchiando un andamento a pousséè, permettendo un miglioramento della funzione masticatoria e l'attenuazione dei dolori, consentendo così una migliore qualità di vita.